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Sono ancora poche le donne che scelgono di investire su se
stesse in Italia. Tuttora il contributo femminile all’economia è fondamentale
per la ripresa post pandemia (così come affermato dal disegno di legge di
Bilancio) e dai dati dell’Osservatorio del MEF sulle partite iva e dall’Europa.
Per le libere professioniste sono pochi gli elementi di
sostegno a favore della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, così anche
il welfare, con rilevanti difficoltà di accesso alle prestazioni, caratterizzate
peraltro da tempi lunghi di pagamento.
Nel 2020 si tende ancora a considerare le donne come anello
debole del mercato del lavoro al punto che la differenza di retribuzione
rispetto ai propri colleghi maschi è ancora rilevante. Lo dimostra il fatto che
durante questo anno di pandemia chi ha dovuto maggiormente rinunciato alla
propria professione per far fronte alle esigenze familiari sono state le donne,
ancora costrette a scegliere tra famiglia e carriera.
Una scelta di opportunità di pianificazione
famigliare e culturale: il mio ruolo è più adeguato a stare in casa;
guadagno meno quindi è più opportuno rinunciare al mio di reddito. Una
scelta che potrebbe sembrare privata e famigliare, ma che oltre ad aggravare la
condizione delle donne nella società e nel lavoro, ha un peso pubblico non
indifferente, sia dal punto di vista della crescita, nel senso di un mancato
contributo dell’occupazione femminile all’aumento del PIL, sia in termini di
spesa visto l’aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Da queste riflessioni, dalla difficoltà di reperire
informazioni e dalla voglia di fare qualcosa di concreto nasce MINERVA, lo
spazio di vivace dedicato alle donne Freelance.
Minerva era la dea romana della saggezza, delle strategie,
della lealtà e della guerra, nonché protettrice degli artigiani.
Dopotutto se ci riflettiamo siamo tutte un po' Minerva, noi
libere professioniste, che quotidianamente siamo alle prese con il nostro
lavoro che necessita di saggezza e strategia per gestire il nostro quotidiano (fatto
non solo di lavoro).
La donna in generale deve conciliare la propria vita
lavorativa con la propria vita familiare, e noi lavoratrici indipendenti ancora
di più, siamo ogni giorno in lotta con orari che non esistono, con diritti
ancora da costruire e con poco welfare disponibile a sostenerci durante il
nostro periodo lavorativo.
Visto che in ognuna di noi esiste una Minerva abbiamo deciso
di riunirci e costruire insieme uno spazio nel quale reperire informazioni
mirate, ma anche dialogare e condividere esperienze e bisogni.
Minerva nasce l’8 marzo, per la giornata internazionale
della donna, ma ha come obiettivo quello di tenere alta l’attenzione sulle
nostre necessità ogni giorno dell’anno, perché come imprenditrici di noi stesse
siamo mamme, figlie, mogli e compagne sempre per 365 giorni l’anno.
In
una visione di articolazione virtuosa e concatenante di obiettivi si passa
dalla tutela della maternità ma anche della paternità, nell’ottica di una
condivisione delle responsabilità famigliari e di assistenza così da liberare
le donne dalle scelte obbligate tra lavoro e famiglia, all’obiettivo del
sostegno all’occupazione femminile.
Per questo, per la nostra voglia di costruire e di
condividere idee e informazioni nasce Minerva.
Cosa puoi trovare in Minerva?
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